E se ti dicessi che il ciclo è bello?
Quante volte ci hanno detto “Cambia il modo di vedere le cose e le cose cambieranno”? Mai affermazione fu più azzeccata se parliamo del ciclo.
Tutte noi ci focalizziamo sulla mestruazione, poiché è l’evento più visibile che marca il ciclo ormonale femminile. Fastidiose, dolorose, debilitanti e insignificanti sono gli aggettivi che spesso si associano a queste perdite ematiche mensili. Per non parlare dell’alibi che ci costruiamo intorno: “Sono irascibile perché ho le mie cose” “Lasciami stare, ho le mestruazioni!”. E non solo noi donne vi conferiamo un’accezione negativa, ma anche gli uomini: “Sei così acida perché hai le tue cose?”.
Questo fenomeno, seppur presente da sempre e naturale, è pregno di significati negativi. Ma perché?
Sappiamo veramente poco del ciclo ovarico. Eh si, avete letto bene… OVARICO.*
Capire come funziona è la prima delle grandi risorse di cui disponiamo per poter finalmente liberarci di tale connotazione e lasciar spazio ad una visione fisiologica e bella.
In fisiologia, infatti, ogni mese la donna dà vita ad un ovulo che, potenzialmente, potrebbe essere fecondato da uno spermatozoo. Quando questo non avviene, si innescano una serie di meccanismi tramite cui viene eliminato per far sì che ne nasca uno nuovo. Contemporaneamente, anche il tessuto più interno dell’utero si ingrandisce per rendere possibile l’impianto, ma, quando il corpo si rende conto che la fecondazione non è avvenuta, decide di eliminare anche questo terreno fertile, chiamato endometrio, per farne crescere dell’altro.
Lo sfaldamento dell’endometrio dà origine alle mestruazioni, che segnano la fine del vecchio ciclo e l’inizio di quello nuovo. E’ proprio per questo motivo che non possono e non devono essere definite come un evento che sarebbe meglio non esistesse. Anche perché, pensateci bene, in un’accezione più ampia è una rinascita anche per la donna stessa: si libera dal vecchio per lasciare spazio al nuovo. E solo la donna ha questa opportunità ogni mese!
La mestruazione è solo una delle fasi del percorso fisico, spirituale ed emotivo che ogni mese la donna compie. Ma ce ne sono tante altre! Scommetto che ve ne siete accorte tutte che i giorni tra una mestruazione e l’altra non sono tutti uguali, vero?
Un secondo potentissimo strumento, infatti, è conoscere queste fasi, entrarci dentro con tutte le scarpe, riscoprirsi ogni giorno diverse, ma così incredibilmente uguali di mese in mese.
Quindi lasciare spazio al nuovo non significa solo ad un altro ovulo, ma a nuove energie, nuovi progetti, nuovi modi di vivere la sessualità, nuove emozioni…
Ecco perché cominciare a guardarlo con altri occhi e secondo un altro punto di vista potrebbe far risultare tutto meno tragico!E questo lo si può fare cominciando dal nome: non più ciclo mestruale, ma ovarico. Il punto focale non sono più le mestruazioni, ma tutto il processo che il nostro corpo e la nostra anima compiono per rinascere ogni mese.
Il ciclo è un dono grandissimo proprio per questo. Spero possiate rifletterci.
Se ancora non ti ho convinta e vuoi approfondire l’argomento, scrivi a ostetrica.rachele@gmail.com, oppure presta attenzione ai prossimi eventi: ci potrebbe essere qualcosa che fa al caso tuo!
*Vorrei ringraziare per questa meravigliosa riflessione, che mi ha fatto comprendere la grande potenza della femminilità, l’ostetrica Claudia Sfetez e invito tutti a visitare la sua pagina fb ed il suo sito web.