Prevenzione

“Se ti ami… te le tocchi!” CIT.

Il 19 ottobre è la giornata dedicata alla lotta contro il tumore al seno, prima patologia oncologica femminile.

In occasione di questa ricorrenza, ho scritto un pezzo per Med4care. Vi invito a visitare la pagina fb ed il sito, nei quali troverete aggiornamenti riguardanti varie tematiche trattate da specialisti di ogni settore.

#setiamiteletocchi

Il tumore al seno è la prima patologia oncologica che colpisce le donne. Rispondere alla prepotente necessità di introdurre tecniche diagnostiche adeguate si è reso doveroso: infatti, grazie alla mammografia e all’ecografia mammaria siamo ad oggi in grado di individuare lesioni anche di piccolissime dimensioni e favorire così la diagnosi precoce. La mammografia biennale viene offerta dal programma di screening dopo i 50 anni, mentre l’ecografia in giovane età viene richiesta solo in casi specifici. Ecco perché risulta estremamente importante per ogni donna imparare le tecniche di autopalpazione e dedicare 5 minuti al mese al proprio seno: se si impara a conoscerlo di volta in volta e con attenzione, si potrà riconoscere anche il più piccolo cambiamento e accorgersi di possibili lesioni maligne in un’epoca ancora favorevole.

L’autopalpazione è molto semplice: tutto ciò che occorre è uno specchio, due mani e molta attenzione!

Va eseguita preferibilmente tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo, periodo nel quale il seno è meno turgido e meno sensibile al tocco. Questo succede proprio perché la ghiandola mammaria è soggetta alle variazioni ormonali fisiologiche ed eseguire l’esame senza una cadenza fissa potrebbe farci incappare in errori.

L’autoesame ha inizio davanti lo specchio con le braccia lungo il corpo: guardati le mammelle, verifica che siano uguali nella forma, nel colore, nel contorno. Raramente la dimensione è perfettamente identica, non ti preoccupare. Attenzione alla presenza gonfiori, retrazioni della cute o anomalie nella morfologia dei capezzoli. La stessa valutazione visiva va fatta anche alzando le braccia e mettendo ben in evidenza la zona ascellare: in questo modo potrai controllare la forma del tuo seno anche guardandoti di lato.

Ora, portando il braccio destro dietro la nuca, con la mano sinistra a piatto comincia a palpare il seno destro e comincia la ricerca di eventuali protuberanze o gonfiori. Eseguito scrupolosamente questo controllo, puoi passare all’altro seno.

La stessa operazione va eseguita anche da distesa: in questo modo il tessuto mammario si distenderà, distribuendosi in modo piuttosto uniforme sul petto. In questa posizione, con i polpastrelli, puoi anche eseguire dei movimenti circolari su tutta la mammella: ti aiuterà a scovare più in profondità eventuali anomalie.

Come ultima operazione, prendi con delicatezza il capezzolo e premilo per constatare che non vi sia fuoriuscita di liquido. Se, invece, vi è presenza di secrezioni, controllane il colore, la consistenza e l’odore, in modo che tu possa essere più precisa possibile quando dovrai fornire le indicazioni al medico.

N.B. Per evitare di dimenticare alcune zone del seno, puoi immaginare di suddividerlo come i quadranti degli orologi e comincia dalle ore 12 per fare con la palpazione un giro completo. Inoltre, non dimenticare di controllare anche la zona ascellare.

Solare e piena di energia, amo la vita e l'amore, è proprio questo che mi ha spinto a dedicarmi alla nascita del nostro futuro.

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